PRODUZIONI LIVE
Nel corso degli anni, editeventi ha concepito e realizzato, nell’ambito di Folkest o di altre manifestazioni, una serie notevole di produzioni esclusive o speciali che ricordiamo in ordine alfabetico:
A.D.G.P.A. GUITAR REUNION (2008), i migliori chitarristi italiani e centinaia di sostenitori e praticanti per la convention che unisce passione e tecnica, voglia di stare insieme e ufficialità associativa;
ADIO, LEÒN! (1996), tre importanti gruppi folk del Nord Est italiano (Calicanto, Abies Alba, La Sedon Salvadie), si uniscono per dar vita ad un omaggio alla storia della Repubblica di Venezia in occasione dei duecento anni della sua scomparsa;
AMORI BOLIVIANI (2011), musica e solidarietà, suoni e colori tingono di sociale i palchi di Spilimbergo;
BANDA JONICA “MATRI MIA”(2002), dalla Sicilia fra pop, tradizione e canzone d’autore, con la direzione di Roy Paci e la partecipazione di Mauro Ermanno Giovanardi e Vinicio Capossela;
D’ISTÂT IN SCLAVANIE (1995), l’identità culturale di un territorio a confronto con le musiche del mondo, dalla Slavia all’Irlanda alla Nuova Zelanda;
DONNA E MINORANZE (1996), due artiste –Mari Boine e Rim Banna – accomunate dalla provenienza da mondi culturali minacciati nella propria sopravvivenza (Sami e Palestina): musica per riflettere…;
EXSTASIS/NUESTRA SIGNORA ENSEMBLE (2000), con David Shea: un progetto curato da Tullio Angelini che rimanda all’epopea dei Benandanti, una pagina controversa e oscura dell’antica storia religiosa e folclorica friulana e ne ripropone i suoni e gli strumenti musicali in chiave moderna.
FESTA CELTICA (1995), il cuore di Udine si trasforma per una notte in un sogno d’Irlanda con Clàr Bog Déil, Heather & Stuart, Whiskey Priests;
FESTA D’IRLANDA (2001), nell’ideale cornice del parco di Villanova, To Loo Loose, Na Doirse e la voce di Clannad Màire Brennan ambientano le suggestioni celtiche dei ritmi e delle ballate dell’Isola verde;
FOLK&NOBLE JIG (1998), Folk Studio A e l’orchestra da camera Nicola Esterhazy danno vita a una inedita rilettura classica della tradizione irlandese;
FRIULIAN CELTIC CONNECTION (2000), diretta da Paddy Moloney dei Chieftains: un viaggio musicale tra il Friuli e l’Irlanda, con La Sedon Salvadie, Carlos Nuñez e The Chieftains;
KAKANIC BLUES (2005), di e con Mike Sponza & Central Europe Blues Convention, il progetto riassume in sé sonorità contemporary blues per rieseguire grandi successi di artisti come Mayall e Peterson, Sting e Whiters;
L’ALTRA AFRICA (1998), Mahlet (Etiopia) e Tarika (Madagascar) propongono una accurata selezione delle melodie tradizionali dell’Africa musicalmente meno conosciuta;
LE PAYS NATAL (1996), un omaggio alla propria terra d’origine da parte di Ricky Mantoan, chitarrista virtuoso di pedal steel, accompagnato dall’abituale gruppo de Il Branco Selvaggio;
MANTICI E BOTTONI (2011), una produzione speciale con –per la prima volta in Italia- i fantastici organettisti portoghesi Danças Ocultas e fisarmoniche a distesa nei locali di Spilimbergo;
MU-ROOTS SPECIAL FOLKEST EDITION (2011), un viaggio musicale e multimediale nel cuore della musica afro-americana a cura di Marco Maria Tosolini con la partecipazione di Flampeth Horns;
MUZIKA POD TURMAN (1994), diretta da Andrea Del Favero, sulle culture di ceppo slavo della Slavia in provincia di Udine;
OMAGGIO A FRANK ZAPPA (2005), diretta a Glauco Venier una produzione dedicata alla visionaria rock-star americana scomparsa nel 1993 dotato di una sapienza musicale di classe superiore;
SULLE ORME DEI PATRIARCHI (1998), rilettura del Primo Libro de’ Balli del Maestro di Cappella dei Patriarchi di Aquileia, Giorgio Mainerio, interpretata da Angelo Branduardi, sotto la direzione del Maestro Renato Serio;
SUONI DAL MONDO (2005), l’oasi naturalistica della fontana di Venchiaredo ospita un inedito ensemble rigorosamente acustico formato da alcuni fra i migliori musicisti del territorio, tra poesia e musica;
TERRA FRANCA DI SLAVIA (1996), diretta da Daniele D’Agaro, che vede la reinterpretazione di temi popolari della Slavia, attraverso un raffinato ensemble formato da musicisti folk e dell’area improvvisativa europea;
THE WATER SUITE/I SAPORI DELLE ACQUE (2011), un progetto speciale che gode del patrocinio dell’Unesco, un gemellaggio musicale tra i popoli della Sava e quelli delLivenza, diretto da Alberto Grollo e con Dario Marusic e Andrea Del Favero;
UN UOMO CHIAMATO BOB DYLAN (2008), Ezio Guaitamacchi e Brunella Boschetti impegnati in uno spettacolo quasi di teatro-canzone fra storia e emozione, grande musica e leggere narrazioni che lasciano il segno.